AccioHogwarts2

Votes taken by ~America~

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    Si però vaffanculo proprio.
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    Marienne Victoria Doherty
    « Tassorosso - Terzo anno - Mezzosangue - RedHair »
    Sentire quella ragazza parlare la divertiva, non capiva se anche lei era agitata da quello che era appena successo o se semplicemente era.. Era... No, pazza è eccessivo, ma molto simile alla definizione che Marienne non riuscì a trovare.
    Poco importava la definizione e la descrizione.
    Quella ragazza le piaceva da morire!
    Oh per la barba di Merlino era proprio geniale, si quanto meno per lei insomma, l'importante era questo alla fine, degli altri cosa se ne doveva importare? Se gli amici erano i suoi erano a lei che dovevano stare simpatici.
    Un gatto? Aveva detto gatto?
    Girò la testa verso la vetrina e quasi le venne un colpo, era un vetro davvero?! Quanto aveva ragione era proprio simile alla bestiolina che stava guardando!
    Gattooo!! Quanto mi piacciono i gatti! Ciao Pucci-pùù! Ma quanto sei bellino, o sei bellina? La vocina stridula era comparsa come se un pulcino avesse preso il posto delle sue corde vocali. Ma perché non poteva avere un minimo di contegno almeno davanti alla gente? Magari non davanti a tutta, ma a qualcuno di appena conosciuto sarebbe stato carino!
    Secondo te? Sarei contenta se fosse un maschietto! Anche la mia Yay sarebbe contenta... Credo..
    Così com'era arrivato il pulcino era volato via e il dubbio si era innescato nella testa di Marienne, ma era proprio indispensabile ora?
    MARIENNE DATTI UNA RILASSATA.
    Riportò l'attenzione sulle parole della super biondissima che aveva davanti, silenzioso? Tutto era silenzioso, tranne la sua testa, quella mai.
    Quanta verità in queste parole, sarebbe tutto più bello se il mondo fosse un insieme di parole! Come un enorme arcobaleno sempre presente sopra di noi o anche dentro! Si, molto meglio dentro di noi!! Anche se ammetto che alle volte fare silenzio conviene, si insomma, io non ne sono capace al massimo in realtà, ma ecco..
    Oltre ai capelli adesso le si arrossarono anche le guance per il piccolo imbarazzo che si era creata da sola. Che piccola rospa era in certi casi.
    Oh... Mi dispiace se il mio secondo nome ti crea un groviglio nello stomaco che tornado levati proprio! Va benissimo Riri! Nessuno mi aveva mai chiamata così, innovativo! E particolarmente simpatico. Si, mi piace davvero! Almeno ora saprò che se sentirò questo nome nel castello non potrò essere che io! Che bellezza unica e inimitabile!
    Le lumache in bocca sono sempre una valida alternativa a chi non capisce la bellezza di noi spontanei, no? Poco importa di come ti chiamano Grace, io non ti chiamerò così su questo puoi contarci!

    Sorrise battendo le mani davanti alla sua faccia piena di una gioia che non si capiva bene da dove nascesse, beh, meglio cosi!
    Che poi pensandoci bene, lei era una studentessa di Hogwarts tanto quanto lei?
    Ho dato per scontato che tu fossi una studentessa, magari non lo sei, o forse sei in un'altra scuola.. Che figura! Però pensandoci bene finché non ti lascio parlare non lo saprò mai.
    Sorrise ancora trepidante di sapere una risposta, le sarebbe servita veramente un'amica così all'interno del castello! Oh che coppia sarebbero state, già se lo vedeva, una rossa e una bionda a dominare le pazzie del castello!
    Che bellezza!!

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    Marienne Victoria Doherty
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    Quanto la voleva la cioccolata calda! Per Morgana, ma quanto era buona? Quando fuori nevica, fa freddo e tu sei li al caldo e la sensazione liquorosa scivola scaldandoti internamente e tutto sembra magnifico.
    Già, proprio magnifico.
    Il problema al momento era uno però. Lei era per terra e il freddo invece di essere fuori era dentro ogni cellula del suo corpo, colpa della neve che invece di restare appoggiata per terra era appoggiata alla sua giacca, ai suoi capelli, alle sue scarpe...
    Ma cosa colpa della neve! Colpa sua e della sua golosità.
    Fu colpita da una prima domanda della ragazza che guardando la vetrina tornò a guardare lei che scattante come un grillo in primavera si era alzata chiedendo perdono.
    Chi è cosa?
    Forse non era l'uscita migliore che le potesse uscire, specialmente in quel momento così assurdo.
    Oh se l'avesse vista la mamma quella scena. Probabilmente sarebbe scoppiata a ridere a crepapelle, come quando ancora doveva imparare a camminare e invece di saltare gli ostacoli ci cadeva direttamente sopra, strisciando verso l'uscita di quello che all'epoca sembrava l'inferno disteso in terra per colpa dei suoi giochi... Che ricordi, ma al momento non era importante, non fregava a nessuno il suo passato da piccola strisciosa intenta ad imparare a camminare, c'era una ragazza da salvare dal gelo della neve!
    Mi fa piacere di non essere l'unica combina guai! Da così a peggio.. Si insomma, non che io sia una piantagrane a rischio Azkaban, però non sono proprio...
    Quante parole, troppe parole.
    Servivano davvero?
    Risposta: NO.
    Scusami, sono un'inguaribile chiacchierona, forse leggo troppo e concentro tutto dentro questa massa di capelli rossi e poi esplodo! Spero di non averti fatto male. Sciocca che non sono altro!Oooooplà! Ecco fatto, ben tornata sulla terra ferma!
    Continuò a sorridere alla ragazza che non sembrava arrabbiata con lei, si insomma se di solito era lei a far fare i ruzzoloni alla gente poteva stare tranquilla no?
    Piacere! Io sono Marienne Victoria Doherty, ma basta anche Ari, o En, quello che preferisci va bene! Ti chiedo ancora scusa.... Ehm... Ti chiedo scusa....
    La frase non finì mai, gli occhi di Marienne si socchiusero come se stesse facendo una sforzo madornale a indovinare il nome di quella ragazza, il sorriso si fece quasi imbarazzante e l'espressione del viso risultava quasi buffa.
    Bastava chiederlo il nome! Non serviva passare in rassegna tutti i nomi d'Inghilterra. O del mondo insomma..
    Eh-ehm... Si schiarì la voce e tornò a fare una faccia umana, degna di essere chiamata tale Per chiederti scusa penso di doverti prima chiedere come ti chiami..
    Porse una mano alla biondissima che aveva davanti, mamma quanto era bionda, e incrociò i suoi piedi il destro sopra il sinistro. Lo faceva sempre quando non poteva sedersi ed era agitata.
    Beh, bastava calmarsi! Facile no?


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    Marienne Victoria Doherty
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    Il Natale, che periodo meraviglioso il Natale... Il fuoco nel camino, l'albero in salotto, il giardino riempito di decorazioni, i maglioni a tema, la cioccolata calda, la panna... Oh quante cose portava il Natale, anche qualche regalo! Marienne oramai si definiva una ragazzina un po' cresciutela per credere a certe storie che le raccontava la mamma quando, sedute ai piedi del divano dopo cena, scambiavano qualche chiacchiera davanti al camino, anche se doveva proprio ammetterlo, la mamma era sempre la mamma e per certe storie non si cresce mai.
    Così come il giro a Diagon Alley prima di tornare a scuola! Non che fosse la tradizione delle tradizioni visto che fino a due anni prima non era di certo ad Hogwarts per quasi tutto l'anno.. Peeeerò lo era diventata per "stare di più" con mamma e papà, anche se... Alla fine era Marienne a staccarsi dopo un po'. Lei voleva solo sedersi in un tavolino a bere una cioccolata calda, parlare con i genitori e perché no, leggere qualche pagina di un libro appena comprato. Di quelli belli! Con le copertine che ti guardano, o meglio, ti fissano e le pagine profumano di libreria e carta nuova appena stampata.. Che meraviglia..
    Già.
    Ma non va mica sempre così, nossignore! Era da circa trenta minuti che spingeva la mamma fuori dall'ennesimo negozio di vestiti, senza risultati ovviamente, quindi decise di andare da sola a scegliersi il libro, da sola e bersi la cioccolata calda e poi forse avrebbe sopportato i negozi con la mamma. Sarebbe stata meglio una burrobirra con il papà...
    Persa nei suoi pensieri e quasi con il broncio che le dipingeva la faccia non si rese proprio conto della ragazza che fissava la vetrina quasi a volerla mangiare e SBAM.
    Colpo secco.
    Capelli ovunque.
    Gambe incastrate nella neve.
    Ecco fatto: uno scontro degno di nota.
    Marienne sei un genio.
    Senza pensarci troppo porse una mano alla poveretta che aveva buttato per terra. Le aveva fatto male? Povera coccola.
    Per la barba di Merlino, perdonami! Quando penso a libri e cioccolata calda non ci capisco più nulla!!
    Sorrise alla ragazza nella speranza che non la odiasse amore da li a per sempre, nel caso si fossero riviste, s'intende.


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    Vorrei che fossi qui a vedere ogni passo che faccio.
    Vorrei sorridere, come ho sorriso oggi per un amico, tutti i giorni.
    Vorrei stare bene da dentro, non solo fuori.
    Vorrei vivere senza momenti di panico ogni due per tre.
    Vorrei essere più sicura di me quando veramente, non solo perché secondo gli altri lo sono.
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    Aperte le porte della sala grande la visione di tutta quella magia concentrata in un’unica stanza fu quasi sconvolgente per Marienne.
    Tutti i ragazzi e le ragazze seduti ai lunghi tavoli della sala si erano voltati a guardarli, si! A guardare proprio loro che stavano camminando incerti per raggiungere lo sgabello che di fronte a loro avrebbe deciso la loro sorte… Quanto drammatico, meglio dire che avrebbe deciso il loro percorso all’interno di quelle mura. Dentro quella Hogwarts che ancora aveva la stima della più grande scuola di Magia e Stregoneria. Dentro quella che ben presto per lei sarebbe diventata Casa.

    Già, casa, la mancava di già casa sua? Se lo avesse dovuto ammettere forse si sarebbe raccontata una bugia, o forse no.. Chi lo poteva sapere in quel momento? Un groviglio di sentimenti si faceva strada nel suo stomaco come una matassa di filo dopo essere passato per le zampe di un gatto, un disastro in parole povere. Erano tutti li e tutti sarebbero stati chiamati a uno a uno per nome, sarebbero andati davanti a tutti, avrebbero sentito il capello sul loro capo e in un battibaleno si sarebbero ritrovati davanti ai loro futuri compagni di scuola.
    Tutto. Troppo. Veloce.

    Una risatina isterica le usci dalla gola senza nemmeno che se ne rendesse conto, anzi si voltò verso i suoi compagni, che fosse stato uno di loro? Quando si rese conto che in parte a lei la stavano fissando neanche fosse la migliore attrazione del Castello da un secolo a questa parte, rischiò di scoppiare in una sonora risata. Non erano stati loro, era stata lei. Ovvio. Elementare, come dubitare?
    Fù però interrotta dal suono di una voce che echeggiò per tutta la sala grande.

    Marienne Victoria Doherty

    Era lei! Alzò una mano in segno di riconoscimento della propria persona, se non avessero trovato il suo volto in mezzo a tutti quei ragazzini in attesa? Si sarebbero dimenticati di lei? non l'avrebbero più chiamata? E se non fosse stata smistata? Scosse anche la mano come stesse salutando, la strega perfettamente immobile in parte al cappello sollevò il sopracciglio sinistro in segno interrogativo verso quel gesto.
    *Perché? Ho fatto qualcosa di male forse? *
    Senti un leggero sbuffo alle sue spalle, una leggera spinta sulla schiena e come per magia, (certo che era per magia… O forse no?) un varco si apri davanti a lei, tutti la stavano fissando.
    Davvero tutti.
    Abbassò la mano e con un grosso sorriso si avvicinò allo sgabello che stava aspettando solo lei in quel momento. I lunghi capelli rossi correvano da una parte all’altra della sua schiena disordinandosi ancora di più se possibile. La frangetta quasi le nascondeva gli occhi, ma lei ci vedeva benissimo, cosi tanto bene che pensò ci fosse un gradino in più lungo la sua strada e per poco non fini con il naso per terra.
    Insieme alle leggere risatine che si iniziavo a sentire e i sorrisi nascosti ad occhi bassi di chi non voleva ridere del suo piccolo incidente finalmente Marienne si sedette.
    Finalmente. Immobile. O quasi.
    Incrociò le caviglie l’una sopra l’altra, poi le inverti di nuovo e quando finalmente il cappello venne appoggiato sulla sua testa tutto cambiò. Doveva comportarsi bene ora, altrimenti cosa sarebbe successo se si fosse fatta cadere il cappello dalla testa?
    Per di più davanti a tutti.
    Nel pieno dello smistamento.
    Al suo primo giorno ad Hogwarts.
    Sarebbe stato sicuramente motivo di grosse e grasse risate, oltre che al pretesto di essere presa in giro da li fino alla fine dei suoi esami.
    Un successo senza pari, insomma.
    Era cosi distratta dalle immagini che si improntava nella mente che per poco rischiò di perdere il nome della casata! La sua casata!
    Ci fu un momento di silenzio.

    Lo aveva già detto? Stava ancora decidendo? Cosa doveva fare?
    Rimase immobile e chiuse gli occhi.
    Sperava con tutta se stessa sulla barba di Merlino di non essersi persa un passaggio cosi importante per le sue fantasie!
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    <3
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    Non credo che arrivati a questo punto servano grandi presentazioni... Quindi...Mi chiedo... Perché no?

    Buonasera Acciolini... Ben tornata a me (Si lo so, mi faccio festa da sola oramai!)
8 replies since 12/12/2012
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