Una tassa nella fossa dei serpenti

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +3   Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Junior Member

    Group
    Mooncalf
    Posts
    21
    Reputation
    +12

    Status
    Dead



    La prima notte a Hogwarts era stata semplicemente terribile. Il cuscino era troppo piatto, il materasso troppo molle, e Temperance aveva russato come uno snaso per tutto il tempo. Aveva trascorso diverse ore a sbuffare e a rigirarsi, pensando a quanto fosse sventurata e maledicendo quella scuola che, tra le varie cose, la costringeva a dormire così lontana da Juniper. Quando aveva finalmente preso sonno, era giunta praticamente l'ora di alzarsi e la terribile scoperta: a causa dell'umidità di quel postaccio i suoi capelli erano ancora più vaporosi e indomabili del solito. Dopo aver sclerato venti minuti davanti allo specchio, aveva indossato la divisa di Hogwarts che era grigia, triste e orribile. Era troppo tardi per apportare modifiche, dunque si era limitata a metterci sopra un lungo cardigan variopinto, un indumento all'ultima moda in California. Tuttavia gli inglesi non capivano molto di moda, e lungo tutto il tragitto tra la Sala Comune e la Sala Grande, Cinnamon si sentì osservata e giudicata anche a causa di quel cardigan.Trogloditi. Commentò tra sé e sé, varcando l'ingresso della Sala Grande. Ogni Casa aveva un tavolo caratterizzato da bandiere e colori, ma l'americana invece di dirigersi verso gli stendardi gialli del tasso, tirò dritto fino a quelli verdi con i serpenti argentati. Era stata troppe ore lontana da suo fratello, e aveva molte cose da dirgli. Non conosceva nessuno di Tassorosso, a parte Temperance, che le aveva già tenuto compagnia tutta la notte con il suo insopportabile russare, dunque nessuno si sarebbe risentito se avesse fatto colazione al tavolo dei Serpeverde. Cercò con lo sguardo Juniper, ma non lo vide. La cosa non la stupì: solitamente era ancora più ritardatario di lei. Prese posto a sedere, cercando un punto abbastanza isolato, dove avrebbe aspettato il suo gemello. Nel frattempo si guardò intorno con aria schifata. Succo di zucca ovunque, polenta, aringhe, burro, marmellata. Per poco Cinnamon non dovette reprimere un conato di vomito. Non vedeva frutta, né yogurt. In compenso vi erano molte ciotole contenenti una poltiglia marroncina sul cui contenuto la giovane preferì non interrogarsi. Con un sospiro rassegnato, prese una fetta di pane tostato e un po' di uova strapazzate, scartando con attenzione il bacon. Come avrebbe fatto a sopravvivere in quel castello? A Salem c'era molta più scelta a colazione...
     
    Top
    .
  2.     +5   Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Junior Member

    Group
    Mooncalf
    Posts
    17
    Reputation
    +11

    Status
    Ghost


    Alma Agatha B. Corcoran

    15 anni - V anno - Serpeverde - Mezzosangue

    « Non capite che nella vita c'è un unico scopo. Di più. Di più di ogni cosa. Di più di tutto. »




    Sonnolenta e con la voglia di strisciarsene di nuovo sotto le coperte, anche se cercava di non darlo troppo a vedere, Alma era impegnata a sfogliare lentamente la sua copia de Il Profeta fresca di stampa, da poco consegnatale al tavolo da uno dei gufi postini della redazione. Una colazione a base d'una grossa tazza di caffelatte e un piatto d'aringhe, che avrebbe certamente disgustato i palati d'oltreoceano più sofisticati, riposava parzialmente intoccata accanto al suo gomito, dal momento che l'attenzione della ragazza era riservata alle pagine di cronaca che si dispiegavano davanti ai suoi occhi scuri. Seduta a qualche posto di distanza rispetto al solitario angolo scelto da Cinnamon, lì per lì non si accorse del suo arrivo. Indossava l'uniforme scolastica completa di cravatta verdeargento, con la piccola differenza che le sue gambe accavallate al di sotto del tavolo erano fasciate da un paio di pantaloni neri, identici a quelli sfoggiati dagli altri ragazzi. Anche la sua camicia bianca, adeguatamente infilata nella vita alta dei pantaloni, aveva un che di maschile nel taglio; ma, sebbene fosse di almeno una taglia più grande, l'indumento lasciava comunque intravedere la curva del seno un po' ingombrante.
    Fu una gomitata ben piazzata a distoglierla dai suoi affari; si voltò a fulminare l'artefice, una ragazza del suo stesso anno, con uno sguardo, ma quella si limitò a farle cenno verso Cinnamon con l'aria di chi sta già pregustando la seconda colazione. Gli occhi di Alma si strinsero invece per il sospetto, catturati non tanto dal cardigan della discordia, quanto dallo stemma che esibiva i colori della Casa avversaria.
    "Ehi, America!" alzando la voce, tentò di richiamare l'attenzione di Cinnamon. Abbassò il giornale per mostrarle il proprio volto, una faccia dalle guance rotonde e la carnagione olivastra, senza un filo di trucco ma complessivamente ordinata nella chioma di lunghi capelli bruni addomesticati in una treccia a lisca di pesce. Indossava un paio di piccoli ma luccicanti orecchini d'oro, due cerchi rotondi che tintinnarono un poco nel gesto che accennò con la testa, mentre si attardava a esaminare Cinnamon come se avesse di fronte una bizzarra creatura. "Lo sai che ti sei seduta al tavolo sbagliato?" proseguì, nella giusta sfumatura di distaccata cortesia.

    ~ PARLATO: #B78572
    code © psiche
     
    Top
    .
  3.     +2   Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Junior Member

    Group
    Thestral
    Posts
    49
    Reputation
    +25

    Status
    Dead
    Ambiziosa Bugiarda Vanesia Carismatica Scheda
    Un grammo di immagine val più di un chilo di fatti
    Medea J. Sloth
    4° anno - Serpeverde


    Ovviamente si sarebbero scansati tutti, al suo passaggio. Stava arrivando la Regina, ciaobbelli.
    Occhi azzurri come il mare, capelli biondi perfettamente acconciati in una coda alta, da cui non spuntava neanche un capelli, niente di fuori posto. Nella sua mente spalancò la porta e fece il suo ingresso osservata da tutti. Certo, la porta era già spalancata quella mattina come tutte le altre, ma tutti la guardavano come al solito e questo era ciò che le interessava davvero. Mezzo sorriso fresco e falsamente gioviale. Niente libri tra le mani quella mattina. Indosso aveva la sua ordinatissima divisa da Serpeverde. Snobbò tutti quelli che la salutavano con un semplice cenno del capo -mai essere troppo superiori, sennò avrebbe perso gli spasimanti- e poi si diresse decisa al suo tavolo. Sgranò gli occhi quando vide la sua amica Alma, non vedeva l’ora di aggiornarla sulla questione della festa. Le aveva accennato qualcosa in Sala Comune, ma essendo lei un anno più grande, non avevano ancora avuto modo di aggiornarsi su tutto.
    Alma cara, mia insopportabile amica disse con tono d’alta classe, del resto, si salutavano così e si volevano bene comunque, tra arpie ci si intedeva con poco.
    Si avvicinò di tutta carica dall’altro lato del tavolo, esattamente dove era seduta Cinnamon. Non la vide, o forse fece finta di non vederla… e si sedette praticamente al suo posto, spingendola da un lato. Chissà, forse avrebbe fatto cadere quel suo bel musino nel porridge.
    Oh… scusami cara falsamente dispiaciuta, come la solito.
    Non ti avevo vista… hai sbagliato casa? fece l’espressione di chi è davvero dispiaciuto ma soprattutto le parlava come se stesse parlando con qualcuno che aveva qualche ritardo mentale.
    TU-SEI-AL-TAVOLO-DEI-SERPEVERDE disse mimando, indicando prima la panca, poi il tavolo, poi la sua cravatta mentre diceva la parola “Serpeverde”. Sì, forse l’aveva presa per una ragazza disturbata. L’aveva riconosciuta, era la sorella di Jordan -ossia Juniper-. Ora capiva tante cose… il fratello la nascondeva perché aveva dei problemi. Che cosa triste. Si sarebbe finta comprensiva, a breve… ma ora doveva parlare con Alma. Si voltò quindi verso di lei, ignorando la Tassa per qualche secondo.
    Devo aggiornarti su un sacco di cose! si posizionò bene, sculettando sulla panca e spingendo ancora un po’ Cinnamon, già che c’era.

    ✕ schema role by psiche
     
    Top
    .
  4.     +2   Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Junior Member

    Group
    Mooncalf
    Posts
    21
    Reputation
    +12

    Status
    Dead



    Ehi, America! Lo sai che ti sei seduta al tavolo sbagliato? Cinnamon alzò gli occhi, guardando la ragazza che le aveva rivolto parola. La classica inglesina scialba, acqua e sapone, che si dava un tocco da radical chic leggendo un quotidiano dal titolo altisonante, probabilmente aperto sulla pagina dell'oroscopo e delle barzellette. Non le rispose. Non aveva bisogno di socializzare, non ne sentiva il desiderio. Voleva solamente parlare con suo fratello, e per farlo era disposta a sopportare le frecciatine di quell'insulsa ragazzina pallida con la treccia a lisca di pesce. Tornò a concentrarsi sulla sua colazione, ma non fece in tempo ad avvicinarsi al viso un boccone che una spinta la spostò bruscamente. Oh… scusami cara. Mugolò la biondina in tono lezioso. Se la prima ragazza era completamente struccata, questa aveva un mascherone che sarebbe bastato a truccare dignitosamente entrambe... per il resto della settimana. A Cinnamon bastò un'occhiata per identificare la ragazza: bugiarda, vanesia, popolare. Se fosse stata americana sarebbe stata sicuramente a capo della squadra di cheerleader della scuola. In Inghilterra probabilmente si accontentava del titolo di Miss Afternoon Tea, vinto in qualche sciocca competizione come sfilare con una tazza da tè sulla testa. Non ti avevo vista… hai sbagliato casa? La incalzò la bambolina, come se stesse parlando a una bambina. Non direi. Replicò Cinnamon, tagliando corto. Sto aspettando il mio gemello. La maggior parte di persone avrebbe detto mio fratello, ma non Cinnam0n. Lei ci teneva particolarmente a rimarcare il particolare legame che la univa a Juniper, ben più saldo di quello tra due semplici fratelli. TU-SEI-AL-TAVOLO-DEI-SERPEVERDE! Aggiunse, scandendo le parole e gesticolando come una maestra d'asilo infantile. Un attimo dopo si voltò, sculettando come un'oca del Canadà e spingendola ancora più in là sulla panca, eccitata dal condividere chissà quale pettegolezzo frivolo con la sua amichetta. Cinnamon avrebbe voluto chiederle che razza di problemi avesse, tuttavia si limitò a socchiudere gli occhi e ad espirare sonoramente. Meglio ripagare quella fattucchiera falsa e cortese con la sua stessa moneta. Sapete cosa vi dico? Avete ragione. Torno al mio tavolo. Si alzò e prese in mano il piatto con le sue uova e il bicchiere di succo di zucca, avvicinandoli proprio dove la biondina stava gesticolando animosamente, con quel modo da esisto-solo-io. Non fu un caso se, urtando inavvertitamente il piatto, la biondina lo inclinò quel tanto che bastava per farne cadere il contenuto sulla minigonna. Oh, sono mortificata! Esclamò Cinnamon, scimmiottando il tono falsamente mieloso della Serpeverde, che era comunque la causa dei suoi stessi mali dal momento che si era seduta appiccicata a lei, solo per farle un dispetto. Forse è meglio se resto seduta qui, ho già fatto abbastanza danni. Aggiunse, tornando a sedersi e appoggiando nuovamente il bicchiere e il piatto - mezzo vuoto - davanti a sé. Avrebbe dovuto prendersi altre uova strapazzate, dal momento che metà porzione era finita sulle gambe di Miss Afternoon Tea. 10 a 10, boccino in campo.
     
    Top
    .
  5.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Junior Member

    Group
    Mooncalf
    Posts
    17
    Reputation
    +11

    Status
    Ghost


    Alma Agatha B. Corcoran

    15 anni - V anno - Serpeverde - Mezzosangue

    « Non capite che nella vita c'è un unico scopo. Di più. Di più di ogni cosa. Di più di tutto. »




    Restò in attesa di ottenere una risposta qualsiasi da parte della nuova arrivata, continuando a studiarla con diffidente attenzione. Tuttavia, dinnanzi all'ostinato mutismo di Cinnamon, ad Alma non restò altro da fare che sollevare spocchiosamente un sopracciglio e tornarsene alla propria lettura, il tutto esalando uno sbuffetto dalle narici. Evidentemente non era però destino che lei giungesse alla conclusione dell'articolo, poiché di lì a poco fu distratta di nuovo dal suono di una voce familiare: quella di Medea. Alzò il viso in favore dell'amica, curvando gli angoli della bocca in un sorriso pigro e lezioso. Insopportabile, suonava come musica per le sue orecchie.
    "Quando fai così, vuol dire che hai bisogno di un favore" vero o no che fosse, si concesse una piccola canzonatura sospirando "Ruffiana già di prima mattina..." ma lo disse sorridendo, scuotendo la testa con aria di affettuosa esasperazione, senza dunque dar mostra di reale dispiacere.
    I modi irruenti della concasata le strapparono un piccolo sogghigno. "Eddai", la rimproverò giocosamente, la voce accordata in una discordante sfumatura di palese ironia "Non essere scortese con gli ospiti" la Tassorosso, alla quale gettò un altro rapido sguardo al di là del Profeta "... anche se nessuno li ha invitati" concluse puntualizzando, il viso contratto in un'espressione di teatrale disapprovazione.
    "Mh-mh" ciondolò appena la testa in avanti, di fatto dando il via libera a Medea di sommergerla di pettegolezzi; registrò soltanto con la coda dell'occhio il repentino movimento di Cinnamon, e, prima che potesse aprir bocca per avvertire la sua amica, si ritrovò ad assistere a un imprevisto lancio della colazione. Curiosamente, il gesto sembrò accendere i suoi occhi di rinnovato interesse. La bacchetta fu presto tra le sue mani, sfilata furtivamente da una tasca dei pantaloni con il favore del tavolo e quello del giornale, e sfruttando quella barriera di carta tentò di cogliere alla sprovvista la Tassorosso prendendo la mira contro il suo petto. Nella sua mente si delineò l'immagine di spesse funi di corda che, rispondendo al suo volere, si intrecciavano ben strette intorno al busto e le braccia di Cinnamon, impedendole qualsiasi altro movimento. "Incarceramus" bisbigliò la Serpeverde con fervore, per poi affrettarsi a nascondere di nuovo la bacchetta sotto al tavolo una volta compiuto il misfatto.
    "Va bene. Puoi restare" le sorrise perfino, ora adoperando modi concilianti più falsi di una moneta da due Galeoni, "Così ci racconti perché stai aspettando tuo fratello. Siamo tutte orecchi" alla volta di Medea lanciò invece uno sguardo eloquente, in cerca della sua complicità.


    ~ PARLATO: #B78572
    code © psiche
     
    Top
    .
  6.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Junior Member

    Group
    Thestral
    Posts
    49
    Reputation
    +25

    Status
    Dead
    Ambiziosa Bugiarda Vanesia Carismatica Scheda
    Un grammo di immagine val più di un chilo di fatti
    Medea J. Sloth
    4° anno - Serpeverde


    L’espressione di Medea appariva disgustata, anche se in realtà cercava di mimare un’espressione interrogativa alla vista della Tassorosso che subito si rivelò essere chi aveva capito che fosse: la sorella di Juniper, detto Jordan. Sollevò appena il capo e alzò gli occhi al cielo, la coda fluente si abbassò arrivando fin sotto al sedere. Non la considerò di striscio per ora, Cinnamon, perché era interessata all’amica Ama, con cui avrebbe dovuto parlare della festa. Ridacchiò, facendo entrare in scena l’oca giuliva che adoravano tanto in quella scuola, accavallando le gambe ora da un lato, ora dall’altro.
    Alm cara, ci sono novità sulla… quella cosa ma non disse altro, perché c’era Cinnamon e non poteva parlare troppo davanti a lei, perché quello che riguardava la festa riguardava anche il fratello, ma le cose si erano ampliate alle sue spalle e non era il caso di continuare. Sorrise arcigna quando Alm si rivolse in quel modo fastidioso alla Tassa. Adoooro, quando fai così!. Si portò la mano sinistra alla fronte, esagerando di gran carriera la sua teatralità. Ampie movenze che attiravano l’attenzione praticamente sempre. Ma quello era forse il momento sbagliato per attirare l’attenzione.
    Come immaginavo, quindi… tu sei la sorella disturb-… iniziò a dire verso Cinnamon con voce non troppo squillante, del resto, un cuore, seppur piccolo e raggrinzito, lo aveva anche lei. Ma accadde qualcosa che non doveva accadere. Per niente al mondo. La mascella si slanciò verso il basso, piombando del tutto verso terra. Gli occhi azzurri si sgranarono vertiginosamente. La ragazza si alzò e le lanciò addosso tutto il contenuto del piatto. Porridge, precisamente. Non fece in tempo a reagire proprio perché non aveva minimamente idea di quello che sarebbe successo. Stava proprio tranquilla come una Pasqua quando la ragazza decise di svalvolare completamente. La reazione fu istintiva nella sua mente, ma decise di trattenersi. Lei era la reginetta della scuola, quella vera. Ma non una di quelle stupide con il cervello grosso come un fagiolo, oh no. Lei era una principessa vera, di quelle apprezzate da tutti per la loro bontà d’animo, la loro disponibilità, quelle che andavano bene a scuola e tutte le amavano perché erano belle e intelligenti. Si trattenne con un mezzo sorriso, per farsi bella davanti a tutti. Tutti la guardavano e alcuni sarebbero anche partiti a difenderla, soprattutto il solito gruppetto del quinto e sesto anno. Pareva avessero anche fatto un suo fan club. Sollevò una mano, come a voler fermare la reazione di tutti i vicini.
    Oh… nessun problema, davvero! sorrise delicatamente, spostandosi la coda, attenta a non toccarsi la gonna con le mani. Era tremendamente vicina alla Tassorossoche tornò a risedersi accanto a lei. Continuava a sorridere mentre iniziò a parlare tra i denti… che manco il miglior ventriloquo sarebbe riuscito a fare così.
    …senti un po’, brutta stupida rospa da quattro zellini sussurrava queste parola ad una velocità imbarazzante per non essere udita dagli altri, ovviamente.
    cosa credi di fare? Di metterti contro di me… tu, stupida Tassofessa americana? Sparisci dalla mia vista acida, mentre le rivolgeva l’ennesimo, finto, sorriso. Proprio in quel momento agì Alma in sua difesa, sfoggiando un incantesimo offensivo non particolarmente pericoloso. Teoricamente avrebbe dovuto incarcerare la Tassa costringendola a rimanere seduta con loro ancora un po’. Ops… mi sa che non te ne puoi ancora andare sussurrò sempre al suo fianco, per non farsi sentire da altri che non fossero lei ed Alma, ovviamente.
    State tranquilli… disse, alzando la voce un poco, richiamando ufficialmente a lei l’attenzione che già tutti i Serpeverde le stavano comunque dando, compresi i membri del suo fan club.
    E’ una ragazza problematica. Non dovete preoccuparvi, sto benissimo! annuì, con un sorriso e gli occhi dolci che la facevano apparire ancora più meravigliosamente bellissima (?). Sfilò la bacchetta dalla manica del suo mantello, pronta a pulirsi le gambe quando arrivarono di corsa due o tre ragazzi che con i loro “GRATTA E NETTA!” risolsero immediatamente la situazione.
    Grazie, John… anche tu, Billy… sì, per l’appuntamento vediamo, ok? gli fece un occhiolino, aspettando che si allontanasse, prima di tornare Miss Accidia come prima, rivolgendosi ora solo ad Alma.
    Lo so che hai in mente qualcosa di malvagio… dimmi tutto! . Il discorso della festa doveva attendere, con quella lì ancora incatenata alla loro panca.


    ✕ schema role by psiche
     
    Top
    .
  7.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Junior Member

    Group
    Mooncalf
    Posts
    21
    Reputation
    +12

    Status
    Dead



    In un attimo Cinnamon si ritrovò immobilizzata nella morsa di alcune corde che la stringevano, come la più pericolosa dei criminali! Che fate? Lasciatemi! Esclamò, sbigottita. Così ci racconti perché stai aspettando tuo fratello. Siamo tutte orecchi. Sibilò la scialba radical chic. Lo so che hai in mente qualcosa di malvagio… dimmi tutto! Incalzò la biondina artefatta. Qualcosa di malvagio? Solo perché si era seduta al tavolo dei Serpeverde? Ma che razza di problemi avete?! Fu la domanda che le uscì spontanea dal cuore. Due mocciose sconosciute la tenevano in ostaggio, legata, per il crimine di essersi seduta al tavolo sbagliato. Il tutto nell'indifferenza generale del resto dei Serpeverde, che o non vedevano o fingevano di non vedere. Erano tutti matti in quella scuola, matti... da legare! Eppure quella legata era Cinnamon. Immobilizzata com'era, l'americana non riusciva neppure a prendere in mano la bacchetta per liberarsi. Cosa diavolo sta succedendo? Gradirei delle spiegazioni. Oh, finalmente, una voce amica! E proprio al momento giusto. Cinnamon si voltò e il suo sguardo da cerbiatta impaurita incrociò quello del suo fratello gemello, Juniper. Finalmente! Esclamò, sorridendo. Sì. Aveva passato una notte terribile, era stata oggetto di risa da parte dei suoi nuovi compagni, immobilizzata da due fattucchiere inviperite, accusata di avere piani malvagi e ignorata da tutti i presenti. Ma suo fratello si era palesato di fronte a lei, e per un attimo tutto il resto perse importanza. Sorrise. Perché i Roots erano nuovamente insieme, e con Juniper al suo fianco nulla avrebbe potuto andare male.
     
    Top
    .
  8.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Junior Member

    Group
    Mooncalf
    Posts
    17
    Reputation
    +11

    Status
    Ghost


    Alma Agatha B. Corcoran

    15 anni - V anno - Serpeverde - Mezzosangue

    « Non capite che nella vita c'è un unico scopo. Di più. Di più di ogni cosa. Di più di tutto. »




    Conosceva il sorriso di Medea, gliel'aveva visto sfoderare almeno in un centinaio di occasioni; un sorriso bello e falso che solitamente non anticipava nulla di buono. Dopo aver posato il giornale, Alma imbracciò la propria tazza di caffelatte per il manico e se la portò lentamente alle labbra, quasi a volersi pregustare meglio lo spettacolo della sua amica che, sottovoce, rimetteva a posto la Tassofessa senza abbandonare quel suo sorrisino perfetto. Quanto a lei, per la verità non è che avesse in mente qualcosa di realmente malvagio, almeno nelle sue intenzioni, e alla domanda di Medea rispose scrollando con noncuranza le spalle.
    Noi?” spalancò gli occhi, facendo eco a Cinnamon con una nota di evidente sarcasmo. Fu pressapoco in quell’istante che la voce di Juniper la colse alle spalle, immobilizzandola sul posto alla stregua dello stesso incantesimo che aveva lanciato sulla Tassorosso. Karma o sfiga provvidenziale che fosse, Alma tentò in ogni caso di simulare un’aria imperturbata, spostando un’occhiata cauta dal gemello fino alla sorella avvinta dalle corde.
    "Quello?" bevve un sorso dalla propria tazza per prendere tempo, dopodiché sorrise a Juniper nel fare cenno alle attuali condizioni di sua sorella; un sorriso che, a ben guardare, non si alzava fino ai suoi occhi scuri dal taglio selvatico "Oh, nulla di cui tu debba preoccuparti, a volte succede. Permetti?" aggiunse conciliante, sollevando la mano chiusa intorno alla bacchetta non per minacciarlo ma per offrire i propri servigi. Pratica come al solito, il suo controincantesimo non si fece tuttavia attendere: disegnando un fluido arabesco nell’aria, cercò di puntare alle funi che tenevano stretta Cinnamon mentre pronunciava il “Finite Incantatem” che l’avrebbe finalmente liberata.
    "Ecco fatto. Alle panche di Hogwarts piace giocare scherzi a quelli che si siedono al tavolo sbagliato" recitò, parafrasando lo storico detto sulle scale a cui piace cambiare e scaricando, di fatto, la colpa sulla scuola stessa. Chi aveva affatturato Cinnamon? Loro no di certo, bastava guardarle: non erano forse due angioletti, lei e Miss Tea?

    ~ PARLATO: #B78572
    code © psiche
     
    Top
    .
  9.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Junior Member

    Group
    Thestral
    Posts
    49
    Reputation
    +25

    Status
    Dead
    Ambiziosa Bugiarda Vanesia Carismatica Scheda
    Un grammo di immagine val più di un chilo di fatti
    Medea J. Sloth
    4° anno - Serpeverde


    I suoi occhioni da cerbiatta non capivano assolutamente il perché di quella lamentela da parte di Cinnamon. O fingeva, per meglio dire, di non capire. Lo guardò allibita, come se non si sapesse minimamente spiegare che cosa stesse succedendo. Sapeva recitare bene. Avrebbe potuto partecipare al club di teatro, lo avrebbe proposto più tardi all’amica, ma ora no. Ora c’era la tassofessa a cui badare. Ma le stava giust’appunto venendo un’idea malsana a riguardo. E sicuramente Alma avrebbe potuto capirlo, conoscendola molto bene: Medea iniziò a far tremolare i piedi. Quando faceva così, aveva appena avuto un’idea. E quando lei aveva un’idea… sicuramente sarebbe successo qualcosa di grandioso.
    Fece spallucce, quando Cinnamon chiese loro che problemi avessero. Era chiaro che qualsiasi idea malvagia avessero potuto avere, era comunque un’idea di una quattordicenne e di una quindicenne. Niente pericolo di vita, insomma. A quello ci pensavano i ragazzi del settimo anno.
    Maddai, si scherza. Ti abbiamo solo preso un po’ in giro per la questione del tavolo sbagliato svolazzò la mano sinistra, come se fosse una cosa da conto. Sembava sincera. Chissà se lo era davvero, dopo la sfuriata di prima. La stava trattando con sufficienza, come si trattano coloro che si lamentano per qualsiasi stupidaggine.
    Stava per aprire la bocca, esattamente per la quinta volta, cercando di parlare con Alma… ma avrebbero dovuto fare in un altro momento, perché sopraggiunse il caro Juniper/Jordan in difesa della sorellina tassofessa. Il migliore dei suoi sorrisi raggianti le si dipinse in volto, alla vista del quasi-co-organizzatore della sua festa. Quasi, perché in realtà stava continuando ad organizzarsi per gli affari suoi. Ma gli avrebbe dato il contentino e chissà, magari sarebbe davvero potuto diventare uno dei migliori, lì dentro. Anche se non con quella zavorra della sorella tra i piedi.
    Oh, caro, carissimo Jord-…Juniper! se l’era ricordato, solo per un momento.
    No, no Billy… nessun problema. Anche tu Thomas… è un amico disse, facendo gli occhi dolci verso Juniper e tenendo così a bada due membri del suo fanclub “Medea, una parola per dire Dea”. I due si rimisero a sedere, guardando torvo Juniper che, in quel momento, aveva la sua totale attenzione.
    Appoggiò le parole di Alma, annuendo con le braccia incrociate e tornando ora in espressione seria, di chi non ne poteva assolutamente nulla.
    Già, succedono cose strane, ad Hogwarts… anche le scale, per dire, vanno sempre per i fatti loro… mi raccomando, se dovete raggiungere il secondo piano! disse, sgranando gli occhi, come se volesse anche avvertirli di qualcosa, povera cucciola indifesa. Seh, come no.
    Comunque, caschi proprio a fagiuolo! Stavamo giusto per parlare della… festa disse a voce più bassa, accertandosi che nessun altro fosse in ascolto a parte loro. Uno sguardo intenditore colpì Alma. Lo sguardo di chi l’idea malsana l’aveva avuta proprio a riguardo. Solo successivamente guardo il Serpeverde e la sorella.
    Ci sono alcune novità. Ho trovato il posto veramente lo aveva trovato Ariadne di Corvonero, ma questo lo avrebbe detto, forse -o forse no- solo successivamente.
    …dove poterla fare. Ci sono molte cose da organizzare guardò di nuovo Alma, sicuramente il suo aiuto serviva per qualcosa che le avrebbe detto a tempo debito, …e ci sarebbe qualche altro compitino innocuo… come, per esempio… finse di pensarci, ma sapeva benissimo cosa dire.
    Si guardò attorno. Avrebbe parlato solo se nessuno fosse stasto in ascolto ovviamente. Persino Billy e Thomas si alzarono dal tavolo, andando verso l’ingresso.
    Ah, ecco! Andare in cucina e decidere con gli Elfi domestici quale leccornie poter portare… non disse che si trattava di corrompere gli elfi. Quello era un altro discorso, ma ci sarebbe arrivata con calma, con molta calma. E aveva già deciso anche chi mandare, come e con quale scusa. Un passo alla volta.

    ✕ schema role by psiche
     
    Top
    .
8 replies since 5/3/2021, 13:06   164 views
  Share  
.