In Paper Rings

Finalmente il Natale si stava avvicinando sempre di più, le lezioni cominciavano a diventare meno interessanti - oppure era la sua attenzione che aveva iniziato a calare?! Quello era un bel problema, nel caso - e il tempo da trascorrere con gli amici sembrava aumentare in vista di quella che a breve sarebbe stata una separazione per qualche settimana. L'unica cosa negativa era che il tempo stringeva per i regali e se per il Secret Santa era stato semplice, per quelli da consegnare a mano mettendoci la faccia era tutt'altra cosa. Alla fine, per non farsi scoprire, a Sophie aveva deciso di fare un altro regalo - il terzo, perché a chi era che non piaceva fare regali?! - e di unirlo a quello di Cece, regalando ad entrambe i biglietti per andare ad un luna park quell'estate. Aveva già urlato da sola quando li aveva ricevuti, figurarsi cosa avrebbe combinato una volta consegnati alle rispettive padrone! Per quanto riguardava il regalo di Jamie, quello era ancora più complicato, ma forse si sarebbe fatta perdonare per avergli rubato quel balsamo mesi e mesi fa comprandogli la confezione con più prodotto. Beh certo, se doveva dividerlo costantemente con lei era ovvio, no? Un bel pacchettino fatto a mano, un fiocco per coprire gli orrori fatti con le pieghe e con lo scotch e un bel biglietto di auguri con tanto di promessa di portargli i dolci della nonna la sera stessa di Natale. Gli serviva pure un motivo per fuggire da quella casa, nel caso? Certo. E così com'era accaduto tante di quelle volte, sarebbe corsa da lui pur di non sentire i propri genitori anche solo respirare. Quel giorno però non era in Sala Grande per portare il suo regalo a nessuno di loro. Erano mesi, dopo essere rientrati a scuola, che Alex incrociava Daniel di tanto in tanto: dopo i cambi d'aula, durante la colazione, durante le partite di Quidditch e qualche battuta e commento scappava sempre. Una volta Cece aveva dovuto trascinarla per il braccio a lezione o sarebbe rimasta a parlare con il Tassorosso all'infinito. Si era presa una bella cotta? Forse. Anzi, sicuramente. E cosa c'era di male? Assolutamente niente, se non fosse stato per le piccole bandierine di Grifondoro che aveva preso per lui come regalo di Natale. Era giusto fargli un pensierino, niente di troppo impegnativo e allo stesso tempo qualcosa che fosse divertente, quindi quale modo migliore per prenderlo in giro? Con le sue bandierine in mano, arrivò quasi saltellando in Sala Grande, dove vide subito il Tassorosso seduto al suo tavolo, preso a conversare con alcuni dei suoi amici. Forse arrivare da lui sarebbe stato scortese? Fu quasi tentata di tornare indietro, quando vide il ragazzo con il quale stava parlando, salutarlo e andarsene. Quello era il suo segnale, ora o mai più! Gli arrivò subito alle spalle, coprendogli gli occhi e restando in attesa che scoprisse chi era. Sicura che ci avrebbe messo cent'anni per indovinare proprio il suo nome, rimase ad aspettare mentre a qualche metro da loro, un'altra ragazza aveva fatto per avvicinarsi - con un pacchetto regalo tra le mani - e poi era tornata indietro dalla sua amica con la quale ora stava confabulando qualcosa, gettando loro di tanto in tanto qualche occhiata. Alex assottigliò lo sguardo confusa, spostando poi subito l'attenzione. Daniel era più importante in quel momento!

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Nel sentirlo parlare a bocca piena, Alex dovette trattenersi dallo scoppiare a ridere, mordendosi un labbro. Nessuna mano era disponibile per coprirsi la bocca fisicamente! S'incassò semplicemente nelle spalle sperando che nessun suono le uscisse involontariamente. Quando le toccò le mani rimase completamente immobile, ma alla sua frase successiva non riuscì a non ridere, commentandola. - Lei è proprio uno sfacciato, Zawiya. - E gli aveva fatto un complimento! Per evitare di spostargli le mani dagli occhi e senza rinunciare a colpirlo per quell'uscita, con la fronte gli diede una piccola testata sulla nuca. Ma non sarebbe mai bastato per quello che seguì. - Sono veramente offesa. Stai facendo la corte a qualcuna e io non ne so niente? - E okay, forse le era uscita come una battuta e stava anche ridendo, ma il pizzico di gelosia lo aveva sentito forte e chiaro. Lasciò scivolare via le mani dal suo viso prima di lasciarsi cadere seduta accanto a lui, ma con le gambe voltate verso il corridoio. - Quello oppure sei un donnaiolo e una vale l'altra! - Esclamò come se fosse un rimprovero anche quello. Per un istante quasi si dimenticò del perché lo avesse raggiunto in Sala Grande, poi gli sventolò le bandierine davanti. - Io volevo portarle il mio attesissimo regalo di Natale. Bandierine di Grifondoro, con tanto di autografo mio e un bacio, perché io ci tengo ai miei fan. - Spiegò fintamente altezzosa, indicandogli il rossetto rosso sulla stoffa dorata. Certo che se avesse avuto una ragazza, forse tutto quel regalo sarebbe stato fuori luogo. Il loro comportamento in generale sarebbe stato fuori luogo. Beh too bad per la ragazzetta, perché lei non avrebbe cambiato il proprio atteggiamento.

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Daniel aveva sempre avuto quell'atteggiamento da bad guy, veramente poco in character per un Tassorosso come lui. A parole era tutto pieno di sé - anche se Alex riconosceva bene quando semplicemente scherzasse, cioè per la maggior parte del tempo - ma la Grifondoro lo vedeva lontano un miglio quanto invece fosse un ragazzo sensibile e attento alle persone alle quali teneva. O almeno era quella l'idea che si era fatta di lui e sembrava avere conferme ogni giorno. Quando le girò la domanda sul corteggiamento, Alex socchiuse gli occhi, per assottigliare lo sguardo. - Certo che me lo devi dire, zuccone. Siamo amici, no? Ti consiglierei solo il meglio. - E probabilmente sarebbe stata anche capace di farlo, pur di mantenere la facciata e far finta che la cosa non la disturbasse assolutamente. E invece sì che la disturbava! Ma sarebbe stata calma. Agitata dentro e calma fuori. Jamie le avrebbe ripetuto fino allo sfinimento che in realtà mettersi a fare l'amica di un tipo che in realtà attrae era un'idea alquanto stupida, ma Alex era conosciuta per le idee stupide, no?! Era la regina. - Mi offenderei. - Disse guardandolo serio, prima di inclinarsi leggermente verso di lui, cercando di tenerlo un po' sulle spine su ciò ce avrebbe detto dopo. - A nome di tuuuutto il genere femminile! - Disse poi, facendo ruotare la testa insieme a quella vocale allungata. La teatralità le riusciva sempre, dopotutto. Quando però il coltello dalla parte del manico lo prese lui, Alex rimase a fissarlo colta di sorpresa prima di sorridergli maliziosa. - Dovresti prima chiederlo! - Rispose a quella provocazione, con una piccola smorfia, anche lei con la lingua di fuori. Poi fece cadere il suo sguardo sul pacchettino che ora portava tra le mani. - E questo? Devo mica consegnarlo io alla ragazza che ti piace? - Domandò divertita, ma con una curiosità addosso non indifferente!

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Il gruppetto di ragazze poco lontano da loro due ancora era lì fermo, a parlottare tra di loro mentre lanciavano occhiate ai due che stavano dando abbastanza spettacolo. Forse stavano aspettando il proprio turno per parlare con Daniel oppure avevano tutta l'intenzione di sparlare apertamente, ma poco importava ad Alex che al momento aveva occhi solo per il Tassorosso, mandando a quel paese tutto il resto della sua visione periferica. Neanche aveva notato Sophie seduta a qualche metro di distanza che, sottecchi, aveva anche lei l'attenzione fissa su di loro. Ingenua Grifondoro, che sempre si vantava di essere multitasking e invece al momento era totalmente assorbita da Daniel e dalla sua personalità. - Beh questo è chiaro. Tutte vogliono avere il loro posto speciale nel cuore dell'ex Prefetto di Tassorosso. Chi non vorrebbe? Io già ce l'ho, lo so bene. Quindi non mi preoccupo neanche lontanamente! - Aggiunse velocemente, prima che Daniel potesse rigirare il discorso su di lei. Si soffiò sulle unghie curate prima di strofinarle appena sulla stoffa scura della mantella, sorridendogli. Fare la sbruffona era una sua prerogativa, ormai doveva essere chiaro anche al ragazzo. Non appena Daniel si complimentò con se stesso per la sua capacità di corteggiare una ragazza, Alex fece ciondolare la testa piano a destra e a sinistra, come a prenderlo in giro per le sue stesse parole, fermandosi solo quando fu chiaro che il regalo fosse per lei. Con le labbra appena dischiuse, allungò una mano per afferrare con delicatezza il pacchetto. Rialzò gli occhi castani su di lui alle sue parole, con il cuore che batteva a mille, le mani improvvisamente sudate e un sorriso a trentadue denti sul viso. Mannaggia se quel ragazzo le piaceva veramente. Forse avevano ragione i suoi amici, doveva tirare la testa fuori dalla sabbia e buttarsi. Poteva baciarlo davvero? Così davanti a tutti? E se invece stava solo scherzando e la cosa lo avesse poi messo a disagio? Fosse stato per lei lo avrebbe fatto da subito. Chissene delle persone al tavolo, di quelle nella scuola, dei professori, dei gufi che arrivavano a dare la posta! C'era Daniel, davanti a lei, che le aveva appena consegnato un regalo e aveva chiesto un bacio in cambio. Che poi, bel regalo di merda che ora le aveva fatto lei a confronto. Ma quello era un altro problema adesso. Si avvicinò di più al suo viso, senza perdere mai il sorriso. - Tu dovresti proprio... - il resto della sua provocazione venne interrotto dalla voce di Sophie e di una ragazza a pochi metri da loro. Erano quelle del gruppetto che poco prima stavano parlottando e fissando. Perché ora Sophie stava prendendo dalle loro mani quei regali? Un peluches marrone e una bustina apparentemente in stoffa. Alex assottigliò lo sguardo a quella scena, interdetta, e solo quando la Prefetta incrociò il suo sguardo, le lanciò un occhiolino d'intesa. Da quella distanza, Alex riuscì comunque a leggere sul pacchetto di una di quelle a chiare lettere c'era scritto "X Daniel" in un rosa fastidioso. "Godric e Tosca, benedite quella donna." Pensò guardandola mentre ora conduceva le ragazze da una parte più lontana del tavolo. Sarebbe scoppiata a ridere, se non avesse lasciato in sospeso una vicinanza che dall'altro lato il Tassorosso stava forse aspettando. Tornò a guardarlo come poco prima, ma questa volta più divertita. - Dovresti proprio smetterla di scherzare su queste cose. O ti ritroverai con un bacio davanti a tutta la Sala Grande prima o poi. - Continuò con un sorriso. E poi le sue fan come avrebbero fatto ad accettare di vedere il loro beniamino baciato da qualcun'altra? Il tono di scherzo aiutava Alex a non prendersela nel caso davvero Daniel non avesse voluto farsi vedere in pubblico con lei. Per quale motivo poi?! Neanche lei lo sapeva, ma in momenti di incertezza meglio essere più prudenti che mai. O impanicate? Il suo cuore al momento la stava prendendo a calci dall'interno. Quel bacio avrebbe voluto prenderselo eccome!

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Alle domande di Daniel sorrise, sistemandosi un po' i capelli con fare vanitoso per rendere ancora più comprensibile la propria sicurezza riguardo a quanto detto poco prima. Ovviamente stava scherzando, quindi avrebbe retto quella piccola recita solo per divertimento e per prendere in giro il Tassorosso che tanto si stava sforzando per smontarle quel piccolo piedistallo sul quale si era erta da sola. - Devi ammettere che però è un bel castello! - Gli fece un occhiolino prima di tornare a sorridere. Era quello forse il guaio tra loro due: scherzavano troppo. Come avrebbero fatto poi a capire dove iniziava e finiva uno scherzo? A capire quando una frase era detta solo per ridere oppure detta seriamente? Di quel passo Alex avrebbe continuato a collezionare un sacco di conversazioni che non sapeva come inquadrare e cosa le sarebbe rimasto? Solo altre mille pippe mentali con i suoi amici e le sue amiche che, piuttosto che ascoltarla un'altra volta, avrebbero preferito farsi asportare le orecchie. Una di loro, proprio Sophie, provò a salvare la situazione interrompendo alcune ragazze che sarebbero arrivate inevitabilmente a disturbare la loro chiacchierata - per di più in un momento super cruciale! - peccato che Daniel però si accorse dello strano movimento e si alzò lui stesso per raggiungerle. Il Genio si era fatto distrarre da quelle quattro ragazzine e lo sforzo di Sophie era finito giù per lo sciacquone babbano, perfetto. Alex sospirò, incrociando lo sguardo della Tassorosso e ringraziandola con un cenno del capo. "Ma che c-?!" Mimò poi con le labbra e la sua compagna alzò le spalle prima di tornare al suo posto. Almeno ci aveva provato, ma evidentemente a Daniel interessavano davvero i regali di quelle lì. Alex restò a guardare il breve intermezzo a labbra strette. Non erano neanche così carine e uno di quei peluches sembrava un cane uscito male. Forse era un alieno? Che regali orrendi. Quando le ragazze sorrisero al ragazzo prima di allontanarsi, la Grifondoro rivolse loro un falso sorriso di saluto. "Ecco, smammate, grazie." Furono le sue parole mentre le vedeva allontanarsi e Daniel tornare finalmente accanto a lei. Lo seguì con lo sguardo, venendo poi completamente presa alla sprovvista dalla sua vicinanza. Quando si chinò a lasciarle un bacio sul naso Alex trattenne il respiro e il suo sguardo cadde inevitabilmente sulle labbra carnose di lui. Oh, al diavolo quel cane orrendo, i cioccolatini e i sorrisetti di quelle ragazzette di prima! - Per alcune cose mi diverte averlo! - Commentò riferendosi al pubblico, prima di accarezzare involontariamente il naso di Daniel con il proprio e avvicinarsi a posargli un bacio sulle labbra. Forse il Tassorosso era abituato a baci più passionali e travolgenti, ma quella era la Sala Grande e lei non voleva ancora dar a vedere quanto avesse già fantasticato su quel momento. Ci sarebbe stato tempo più avanti!



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Se non fosse stata coraggiosa, impulsiva e anche un po' esibizionista di certo non sarebbe finita tra gli studenti di Grifondoro e ciò bastava per giustificare il bacio dato a Daniel davanti all'intera Sala Grande e con i suoi compagni di Tassorosso a guardare. Compresa Sophie che, nonostante il suo salvataggio andato a male, parve comunque compiaciuta da come si fossero evolute le cose. Solo quando si allontanò di nuovo da lei notò come effettivamente forse avrebbe dovuto attendere un momento più propizio per farlo, con meno gente a guardarli. Perché finché erano le ochette di poco priva a vederli o i loro amici, non c'era problema, ma tutti gli altri? Strinse le labbra tra loro, leggermente in imbarazzo mentre il Tassorosso davanti a lei si giustificava dicendo di essere stato preso alla sprovvista. - Anche io mi sono colta alla sprovvista. - Bofonchiò abbassando appena lo sguardo. Era sempre così con la sua impulsività: prima faceva le cose sull'onda eccitata del momento e poi solo dopo rifletteva. Sperava solo che quel comportamento non avrebbe fatto allontanare troppo Daniel il quale, per la cronaca, ancora non sapeva se fosse attratto da lei allo stesso modo. Una non-pensata a dir poco geniale. Si sarebbe scusata se solo avesse avuto il tempo di rimettere insieme i pensieri prima che il ragazzo parlasse di nuovo, prendendola completamente alla sprovvista. Alzò gli occhi ora tondi per il dispiacere, per assicurarsi che fosse davvero lui a pronunciare quelle parole e non se le stesse inventando lei. - T-tu v-vuoi... - La parte di gamba che se ne stava immobile sotto la sua mano era bollente e il suo cuore stava battendo all'impazzata. Davvero Daniel voleva uscire con lei e non se ne stava scappando a gambe levate, com'era pronta a giurare sarebbe successo? Imbarazzante balbettare davanti a lui dopo che il Tassorosso l'aveva sempre conosciuta sveglia e spigliata. Si schiarì la gola per riprendersi. - Cioè volevo dire certo! Oppure dovrei fare la sostenuta? - Domandò subito dopo, aggrottando le sopracciglia. - Consulterò la mia agenda e ti farò sapere? - Recitò, tornando la buffona di poco prima. Tutto quello accaduto in meno di qualche manciata di secondi, come una cascata di parole che sperava andassero a riparare l'imbarazzo di poco prima. Prese un sospiro profondo chiudendo gli occhi per tornare in sé. - Volevo dire sì. Sì, mi farebbe molto piacere venire a pranzo con te, sabato alle 11. - Si riprese, con voce ora meno squillante e più ferma, un sorriso ad illuminarle il volto. Era incredibile gli scherzi che le faceva l'essere in imbarazzo. Non capitava così spesso, ma quando succedeva era come se smettesse di funzionare per qualche secondo ed era stata pure fortunata quel giorno a riprendersi così velocemente! Daniel l'avrebbe presa per una pazza. Sorrise dolcemente al suo complimento. - Ti ringrazio. Anche tu non sei niente male! - Rispose facendogli un occhiolino veloce. Ridendo poi di gusto alla sua ultima frase. Mannaggia se quel ragazzo le piaceva.




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