In Paper Rings

Se non fosse stata coraggiosa, impulsiva e anche un po' esibizionista di certo non sarebbe finita tra gli studenti di Grifondoro e ciò bastava per giustificare il bacio dato a Daniel davanti all'intera Sala Grande e con i suoi compagni di Tassorosso a guardare. Compresa Sophie che, nonostante il suo salvataggio andato a male, parve comunque compiaciuta da come si fossero evolute le cose. Solo quando si allontanò di nuovo da lei notò come effettivamente forse avrebbe dovuto attendere un momento più propizio per farlo, con meno gente a guardarli. Perché finché erano le ochette di poco priva a vederli o i loro amici, non c'era problema, ma tutti gli altri? Strinse le labbra tra loro, leggermente in imbarazzo mentre il Tassorosso davanti a lei si giustificava dicendo di essere stato preso alla sprovvista. - Anche io mi sono colta alla sprovvista. - Bofonchiò abbassando appena lo sguardo. Era sempre così con la sua impulsività: prima faceva le cose sull'onda eccitata del momento e poi solo dopo rifletteva. Sperava solo che quel comportamento non avrebbe fatto allontanare troppo Daniel il quale, per la cronaca, ancora non sapeva se fosse attratto da lei allo stesso modo. Una non-pensata a dir poco geniale. Si sarebbe scusata se solo avesse avuto il tempo di rimettere insieme i pensieri prima che il ragazzo parlasse di nuovo, prendendola completamente alla sprovvista. Alzò gli occhi ora tondi per il dispiacere, per assicurarsi che fosse davvero lui a pronunciare quelle parole e non se le stesse inventando lei. - T-tu v-vuoi... - La parte di gamba che se ne stava immobile sotto la sua mano era bollente e il suo cuore stava battendo all'impazzata. Davvero Daniel voleva uscire con lei e non se ne stava scappando a gambe levate, com'era pronta a giurare sarebbe successo? Imbarazzante balbettare davanti a lui dopo che il Tassorosso l'aveva sempre conosciuta sveglia e spigliata. Si schiarì la gola per riprendersi. - Cioè volevo dire certo! Oppure dovrei fare la sostenuta? - Domandò subito dopo, aggrottando le sopracciglia. - Consulterò la mia agenda e ti farò sapere? - Recitò, tornando la buffona di poco prima. Tutto quello accaduto in meno di qualche manciata di secondi, come una cascata di parole che sperava andassero a riparare l'imbarazzo di poco prima. Prese un sospiro profondo chiudendo gli occhi per tornare in sé. - Volevo dire sì. Sì, mi farebbe molto piacere venire a pranzo con te, sabato alle 11. - Si riprese, con voce ora meno squillante e più ferma, un sorriso ad illuminarle il volto. Era incredibile gli scherzi che le faceva l'essere in imbarazzo. Non capitava così spesso, ma quando succedeva era come se smettesse di funzionare per qualche secondo ed era stata pure fortunata quel giorno a riprendersi così velocemente! Daniel l'avrebbe presa per una pazza. Sorrise dolcemente al suo complimento. - Ti ringrazio. Anche tu non sei niente male! - Rispose facendogli un occhiolino veloce. Ridendo poi di gusto alla sua ultima frase. Mannaggia se quel ragazzo le piaceva.




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